Alle Olimpiadi di Tokyo sarà vietato ogni contatto fisico tra gli atleti. Nessuna stretta di mano sul podio, nè abbracci, baci e agli altri contatti. La sicurezza ai Giochi dovrà essere garantita dal rispetto del distanziamento sociale.
Come vi abbiamo riportato qualche giorno fa, gli organizzatori di Tokyo 2020 hanno pubblicato il primo playbook.
Il playbook è concepito come una risorsa che specifica le responsabilità personali che le principali parti interessate devono assumersi per garantire giochi sicuri a Tokyo.
Le misure messe in atto per arginare il pericolo di contagio da coronavirus cambieranno radicalmente le Olimpiadi rispetto a come siamo abituati a vederle.
Ogni playbook ha un suo ambito di applicazione. Sono previste edizioni per le federazioni, gli atleti, i funzionari ed il pubblico.
L’obiettivo di rendere le Olimpiadi sicure è primario per il Comitato Olimpico Internazionale e per gli organizzatori. Si perderà in ogni caso l’atmosfera di festa e di partecipazione che ha da sempre caratterizzato l’evento.
ALLE OLIMPIADI VIETATE LE FESTE E I RAPPORTI INTIMI TRA ATLETI
Mentre per le Olimpiadi di Rio de Janeiro vennero distribuiti 450 mila preservativi nel Villaggio Olimpico, i Giochi di Tokyo saranno caratterizzati dai divieti e dall’assenza di contatti.
Anche se al momento non è stata ufficializzata la presenza di pubblico, ad esso sarà proibito urlare, cantare, festeggiare abbracciandosi. Si potrà soltanto applaudire.
Agli atleti è vietato permanere a lungo negli spazi comuni del villaggio olimpico. Non potranno fare shopping, riunirsi, abbracciarsi, baciarsi ed, ovviamente, avere rapporti intimi (The Times)
Verrà eseguito un test COVID-19 ogni 4 giorni e ci sarà la tracciabilità dei contatti attraverso un app che dovrà essere scaricata all’arrivo a Tokyo.
“Questi Giochi per molti aspetti saranno diversi”, ha detto il direttore delle operazioni dei Giochi Olimpici Pierre Ducrey.
“Ci saranno una serie di vincoli e condizioni che i partecipanti dovranno rispettare e seguire. Avranno un impatto sulla loro esperienza, in particolare quando si tratta di aspetti sociali”.