E’ stato approvato il primo Decreto Legge firmato dal nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi.
La prima novità riguarda proprio la forma del provvedimento. Decreto Legge e non DPCM (Decreto del Presidente Del COnsiglio dei Ministri).
Senza volervi tediare con una lezione di diritto, la differenza non è soltanto di forma, ma di sostanza. Il DPCM è un atto del Premier, che non prevede che il contenuto venga discusso dalla formazione di governo. I decreti legge, invece, sono provvedimenti collegiali. Il contenuto è discusso e condiviso almeno da tutta la squadra al governo. Il Decreto legge ha una validità di 60 giorni. Trascorsi questi 60 giorni, o viene convertito in legge dal Parlamento, o decade.
DECRETO LEGGE – DIVIETO DI SPOSTAMENTI
Fino al 27 Marzo 2021 sarà vietato spostarsi tra Regioni, indipendentemente dal “colore”.
- Zone gialle e arancioni. E’ confermata la possibilità, una sola volta al giorno, di spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le 22, in massimo due persone, con i figli minori di 14 anni.
- Questa possibilità non varrà invece più nelle zone rosse.
- Nelle zone arancioni, per i Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, sono consentiti gli spostamenti anche verso Comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini.
PALESTRE E PISCINE
Le decisioni relative alle ulteriori misure restrittive che scadranno il 5 Marzo, non sono state prese questa mattina dal Governo.
Si sta ancora lavorando per emettere un provvedimento che regoli la riapertura delle attività al chiuso che sono sospese da tanto tempo. Tra queste vi sono le palestre e le piscine.
Palestre, piscine, bar e ristoranti in apertura serale, potrebbero avere il via libera del governo solo dove i dati epidemiologici daranno garanzie di sicurezza. Ciò significa che apriranno prima le attività che si svolgono in luoghi con RT più basso.
Il CTS ha dichiarato qualche giorno fa:
“Si valuta con molta preoccupazione, in questa fase dell’epidemia sostenuta il riscontro potenziale di aggregazioni tra persone all’interno degli impianti sportivi, soprattutto in ambienti chiusi e confinati.
Ma si ritiene particolarmente importante il ritorno alla fruizione delle attività fisiche, soprattutto nei soggetti in età evolutiva e negli individui con patologie croniche e negli anziani, nei quali il benessere psico-fisico acquisisce una dimensione fondamentale sullo stato di salute”.
Leggi qui l’aggiornamento dell’8 Febbraio
