Chrissi Rawak non assumerà più il ruolo di CEO di USA Swimming a seguito di una segnalazione al Centro SafeSport riguardante la sua condotta durante il periodo in cui era allenatrice all’Università del Michigan. La decisione di ritirarsi è arrivata entro 24 ore dalla notifica dell’accusa a USA Swimming.
L’organizzazione ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in risposta alla richiesta di informazioni da parte di SwimSwam, sottolineando come la sicurezza e il benessere degli atleti siano la priorità assoluta. La segnalazione è stata presentata a SafeSport solo dopo l’annuncio della nomina di Rawak come CEO e, secondo USA Swimming, non era emersa durante il rigoroso processo di selezione condotto da una società di ricerca specializzata.
“Queste questioni, che solo ora stiamo comprendendo, erano sconosciute e non sono state rivelate durante il processo di verifica”, ha dichiarato USA Swimming, aggiungendo che, non appena ricevuta la notifica dal Centro SafeSport, Rawak è stata informata e ha deciso autonomamente di dimettersi.
Inizialmente, la sua rinuncia era stata attribuita a “circostanze personali impreviste”, e in un messaggio inviato ai suoi collaboratori all’Università del Delaware, aveva citato la morte della suocera come motivazione per non accettare la posizione.
Un Ruolo Rimasto Vacante
La posizione di CEO di USA Swimming è rimasta vacante dall’uscita di Tim Hinchey lo scorso autunno, dopo aver ricoperto l’incarico dal 2017. Shana Ferguson continuerà a operare come CEO ad interim fino a quando non verrà individuato un nuovo candidato.
La Carriera di Chrissi Rawak
Nativa di Newton, Pennsylvania, Rawak ha iniziato la sua carriera nel nuoto gareggiando per la Germantown Academye successivamente per l’Università del Michigan, dove è stata membro della squadra femminile di nuoto dal 1988 al 1992. Dopo la carriera da atleta, è rimasta all’università come assistente allenatrice della squadra femminile fino al 1997.
Successivamente, ha lavorato in ruoli amministrativi nell’ambito sportivo presso Northwestern, l’Università del Michigan e l’Università del Delaware, diventando nel 2016 la prima donna a ricoprire il ruolo di direttrice atletica a tempo pieno in quest’ultima istituzione.
SwimSwam ha tentato di contattare Rawak per un commento sulla vicenda, ricevendo una risposta nella quale ha chiesto rispetto per la privacy della sua famiglia, senza però affrontare le accuse emerse. Anche il Centro SafeSport non ha rilasciato dichiarazioni in merito.