Durante i Mondiali in vasca corta a Budapest è stata tenuta dalla Federazione polacca una conferenza stampa per presentare i prossimi Europei in vasca corta in Polonia del 2025. Per l’occasione erano presenti anche i plurimedagliati olimpici e mondiali Otylia Jedrzejczak (Polonia) e Laszlo Cseh (Ungheria).
L’evoluzione dei misti
Dati i molteplici eventi salienti della prima giornata di gare a Budapest, tra i quali un’esaltante finale dei 200 misti, che ha visto protagonista anche il nostro Alberto Razzetti, abbiamo chiesto a Laszlo cosa ne pensasse delle prestazioni in acqua, e dell’evoluzione che stanno avendo i misti. La sua risposta si potrebbe riassumere con la frase “C’erano una volta i mististi e c’erano una volta i ranisti”
Specie negli ultimi tempi con l’avvento di Leon Marchand, specialista della farfalla tanto quanto della rana, ma anche osservando il podio di ieri, con tre nuotatori come Shaine Casas, Alberto Razzetti e Finlay Knox, che possiedono tutti un’ottima terza frazione, il campione ungherese si è domandato cosa sia cambiato adesso rispetto a 5/10 anni fa. La risposta che ha dato a se stesso (e a noi) risiede nel fatto che ai suoi tempi le due categorie di nuotatori quali i mististi e i ranisti non si intersecavano tra loro. Chi faceva i 200/400 misti era tra gli stessi nuotatori che facevano della farfalla, del dorso o dello stile libero la propria specialità. Quasi non esistevano specialisti dei misti che fossero anche dei buoni ranisti, continua, e se c’erano, non rispecchiavano la normalità dell’epoca. Ora invece bisogna essere degli ottimi nuotatori in tutte e quattro le frazioni, senza eccezioni.
I Record del mondo del primo giorno di gare
“Se qualcuno fa un record oggi non vuol dire che un altro non lo batterà domani”, così la leggenda ungherese introduce il discorso sui record stabiliti nella prima giornata di gare alla Duna Arena. Laszlo Cseh, che tiene a sottolineare di non avere nuotatori preferiti, ma semplicemente di godersi una buona gara, ha dichiarato che le prestazioni che più ha preferito nella giornata da record di Martedì (dove sono stati battuti 7 record del mondo), sono stati quelli dei 50 farfalla. L’ex nuotatore ungherese ha evidenziato come sia rimasto sbalordito dalla facilità con cui Gretchen Walsh e Noe Ponti stiano abbassando i limiti di questo sport. Nei 50m è molto difficile riuscire a stabilire dei record personali, perchè sono distanze così brevi, specialmente in vasca corta, che il margine di miglioramento si assottiglia sempre di più. Un po’ come la storia di Achille che si avvicinerà sempre di più alla tartaruga, i nuotatori si avvicinano sempre di più a un immaginario limite, ma questo avviene asintoticamente, minore è la distanza, minore sarà il guadagno ottenuto di volta in volta. È quindi incredible per Laszlo osservare miglioramenti di quasi 0.4s sui 50m farfalla. “Alla fine si tratta soltanto di una subacquea e qualche bracciata”