Husain Al-Musallam è stato eletto presidente della Federazione internazionale delle discipline acquatiche (FINA) al Congresso dell’organo di governo a Doha.
L’elezione del funzionario kuwaitiano è stata una mera formalità, essendo Al-Musallam unico candidato per la posizione.
Al-Musallam si trasferisce al vertice dopo aver servito come primo vicepresidente della FINA sotto Julio Maglione, che si è dimesso da presidente della FINA dopo 12 anni di carica.
L’elezione di Al-Musallam, che è stato nominato dalla Federazione Asia Nuoto, è stata confermata dal Congresso.
Al-Musallam ha ricevuto 302 voti a favore, con sette candidati che hanno votato contro la sua elezione e 10 astensioni.
Le prime dichiarazioni del nuovo presidente sono state:
“State guardando l’uomo più orgoglioso e umile di Doha”.
“Grazie per aver riposto la vostra fiducia in me.
Non vi deluderò”.
“Oggi è l’inizio di un nuovo viaggio per la famiglia acquatica insieme.
“È il culmine di un viaggio di una vita per me e l’onore di essere eletto vostro presidente”.
Al congresso generale FINA che si è svolto oggi sono stati presenti 189 delegati di 119 federazioni nazionali a Doha, Qatar.
Altri 202 delegati di 102 federazioni nazionali hanno partecipato all’incontro online, ed infine alcune federazioni presenti sia di persona che online.
La nomina di Al-Musallam è stata preceduta da un’annosa controversia.
Il Comitato Olimpico del Kuwait (COC) è stato sospeso dal CIO a causa di alcune leggi approvate dal governo. Ai funzionari eletti era permesso di intromettersi o di sciogliere le leghe o le squadre sportive con cui aveva divergenze ideologiche. Tali limitazioni e interferenze da parte del governo vanno contro la Carta Olimpica. Giustificano quindi la sospensione quadriennale del CIO. Alle Olimpiadi di Rio del 2016, gli atleti del Kuwait gareggiarono sotto la bandiera olimpica neutrale.
